Nella GU n. 236 del 9 ottobre scorso è stata pubblicata la L. 137/2023 che converte, con modifiche, il decreto-legge n. 105 del 10 agosto 2023.
Il provvedimento rappresenta un quadro spiccatamente eterogeno di interventi che variano dal processo penale a quello civile, dalla modifica e nuova introduzione di fattispecie ambientali, sino all’ introduzione di nuovi reati presupposto nel d.lgs. 231/2001.
Sul piano del diritto sostanziale un gruppo di disposizioni rafforza l’apparato penalistico a tutela dell’ambiente nelle sue diverse componenti. Tra gli interventi più rilevanti si segnala:
📌 La modifica della disciplina di contrasto penale al fenomeno degli incendi boschivi;
📌 La trasformazione in reato contravvenzionale dell’illecito amministrativo di “abbandono di rifiuti” di cui al comma 1 dell’art. 255 d.lgs. 152/2006;
📌 L’ampliamento del novero dei reati che consentono, in caso di condanna o patteggiamento, la c.d. confisca allargata ex art. 240-bis c.p.;
📌 Il ricorso alle circostanze per accrescere il rigore repressivo in materia, sia tramite la trasformazione in aggravante a effetto speciale dell’attuale circostanza speciale dei delitti di inquinamento e disastro ambientale, sia tramite l’introduzione ex novo di una aggravante, anch’essa a effetto speciale ma ancor più severamente punita, per le (sole) ipotesi di inquinamento che causi «deterioramento, compromissione o distruzione di un habitat» all’interno di un’area naturale protetta o sottoposta a vincolo.
Tra le novità principali della Legge 137/2023, abbiamo però l’ennesima estensione del catalogo dei reati presupposto del d.lgs. 231/2001, con inclusione:
➡ nell’art. 24 dei delitti di turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.) e di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (art. 353-bis c.p.);
➡ nell’art. 25.octies.1 del delitto di trasferimento fraudolento di valori (art. 512-bis c.p.).
⚠ Questi interventi obbligheranno le società dotate di un Modello Organizzativo 231 a valutare l’impatto di rischio di queste nuove fattispecie all’interno della propria attività d’impresa.
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