Come anticipato in altre occasioni, il 5 gennaio 2023 è entrata in vigore la “Corporate Sustainability Reporting Directive – #CSRD” (Direttiva 2022/2464), che sostituisce la precedente “Non Financial Reporting Directive – #NFRD” (Direttiva 2014/95/UE), attuata in Italia dal d.lgs 254/2016.
Rispetto alla precedente normativa, è stato ampliato il numero dei soggetti interessati. Il coinvolgimento delle società e dei gruppi aventi sede in uno Stato membro dell’UE che superano i criteri dimensionali stabiliti dalla CSRD avverrà in maniera progressiva, a partire dall’anno fiscale 2024.
🌍 Un’importante novità introdotta dalla CSRD è rappresentata dal fatto che anche le Società capogruppo che risiedono in paesi #extraUE, che abbiano generato in UE ricavi netti superiori a 150 milioni di euro per ciascuno degli ultimi due esercizi consecutivi e abbiano almeno:
📍 un’imprese “figlia” che soddisfi i requisiti dimensionali della CSRD;
📍 una “succursale” che abbia generato ricavi netti superiori a 40 milioni di euro nell’esercizio precedente;
dovranno fornire informazioni sulla sostenibilità a partire dall’esercizio finanziario 2028.
💡 L’art. 5 del decreto legislativo di recepimento CSRD pone alcuni obblighi specifici in capo alle società figlie e alle succursali: esse devono infatti pubblicare e rendere accessibile la relazione sulla sostenibilità della società madre.
Nel caso in cui la “madre” non renderà disponibile la relazione sulla sostenibilità, la “figlia” e la “succursale” chiederanno a quest’ultima di fornire loro tutte le informazioni per consentirgli di adempiere agli obblighi previsti dal suddetto articolo.
Qualora tali informazioni non verranno rese disponibili, la figlia e la succursale redigeranno, pubblicheranno e renderanno accessibile la relazione di sostenibilità contenente tutte le informazioni ottenute e acquisite, e rilasceranno una dichiarazione attestante che la società madre non ha messo a disposizione le informazioni necessarie.
⚠ Fermo restando tale obbligo, che ricordiamo, entrerà in vigore a partire dall’esercizio 2028, le società “figlia e succursale”, dovranno provvedere alla rendicontazione individuale di sostenibilità o alla redazione consolidata di sostenibilità, a seconda dei criteri dimensionali di appartenenza.
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